E la Favola continua...
Festival di Sanremo 1953
3^ Edizione
Festival di Sanremo 1953 |
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Edizione |
3^ |
Periodo |
29 - 31 gennaio |
Sede |
Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo |
Presentatore |
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Trasmesso da |
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Partecipanti |
10 cantanti - 20 canzoni |
Vincitrici |
C'era ancora una volta a Sanremo il Festival della canzone italiana,
3^ Edizione dal 29 al 31 gennaio 1953.
La terza Edizione del Festival si rinnova, nasce in un clima completamente diverso dalle precedenti edizioni: controllo rigoroso dei votanti, ristrettezza in materia di biglietti d’invito. Per la finale si parlò di biglietti venduti dai bagarini a 10.000 lire.
La manifestazione canora si presenta con alcune novità: dopo il successo delle prime due edizioni andate in onda all’inizio della settimana, si decide di far svolgere le tre serate alla fine della settimana, con gran finale il sabato. Situazione che resterà immutata fino ai giorni nostri; inoltre sono eliminati i tavolini per il pubblico e il Salone delle Feste e degli Spettacoli del Casinò di Sanremo , si trasforma in un vero teatro.
Per far memorizzare meglio le canzoni alle giurie, si decide per la doppia esecuzione, ovvero ogni motivo viene proposto da due artisti diversi e con una doppia orchestra (quella tradizionale di Cinico Angelini e quella più moderna di Armando Trovajoli ed arrangiamenti diversi.
Per la terza volta consecutiva presentò, sempre dalla radio, Nunzio Filogamo.
È l'anno in cui nascono rivalità, esplodono invidie, serpeggiano pettegolezzi. Rivalità fra i due direttori d'orchestra a colpi di arrangiamento, fra le due vincitrici, fra gli autori, compositori e editori.
Flo Sandon's cantò con la febbre a quaranta a causa di una peritonite in corso.
Nilla Pizzi viene data per finita. In quel periodo la regina della canzone decise di terminare il rapporto affettivo con Cinico Angelini ed incominciò una relazione con Gino Latilla. Il Maestro nel frattempo s’innamorò di Carla Boni.
I giornali scrivono: «Il Festival ormai richiama un pubblico rigorosamente in smoking, con le signore che ostentano pellicce e gioielli da favola; e dunque le tre serate, ormai diventate imperdibili eventi mondani, “slittano” alla fine della settimana, e conquistano i giorni di grande afflusso: da giovedì a sabato».
Alle vincitrici Flo Sandon's e vennero consegnati due mazzi di fiori. Carla Boni Carla Boni posò i fiori, subito dopo la cerimonia, sull’altare della chiesetta vicino al Casinò: «Ho sempre odiato i fiori, mi ricordano il cimitero».
Il pubblico in sala è tutta per "Acque amare", una canzone di Nisa e Carlo Alberto Rossi che ottiene tre minuti e cinque secondi di applausi nell'interpretazione di Carla Boni ma anche in quella di Katyna Ranieri. Il brano non entrerà nemmeno in finale ma riporterà ugualmente un notevole successo internazionale grazie al cantante Al Martino.
Terzo posto per "Vecchio scarpone" e "Lasciami cantare una canzone". La prima, con il suo andamento da marcia alpina, con un testo gonfio di retorica e di reducismo, abilmente presentata da Gino Latilla e Giorgio Consolini, colpì l'immaginario collettivo, risultando negli anni una delle canzoni più cantante di tutti i tempi, ma anche la più colpita dalla satira e dagli sfottò antipatriottici.
Lasciami cantare una canzone, tema classico di Bixio, ebbe successo anche perché interpretata da due belli della canzone: Achille Togliani e Teddy Reno. Convince fin dall'inizio l'idea della doppia esecuzione. Anzi, diventerà in seguito una sicurezza, fra le più durature delle future edizioni canore.
Viale d'autunno, certamente non viene considerata fra le migliori canzoni di Giovanni D'Anzi. Fu forse il primo brano scritto appositamente per il Festival. Buona la beguine ma il testo apparve esageratamente lacrimevole, scritto di persona da D'Anzi. Flo Sandon's quando intrepretò la canzone aveva solo ventotto anni, mentre Carla Boni ne aveva ventisette. Nonostante ciò il brano crepuscolare ebbe in qualche modo la capacità di farle apparire più anziane. La loro fu una vittoria che pose Nilla Pizzi in secondo piano, anche se arrivò seconda con la canzone "Campanaro".
Il brano "La mamma che piange di più racconta la storia di un bimbo cieco che sente ma non può vedere le calde lacrime della mamma che piange per la sua disgrazia. Che allegria!
Venti giorni dopo la conclusione del Festival, muore Pier Busseti (uno degli artefici della rassegna canora della città dei fiori, vedi 1951), ma la sua creatura gli sopravviverà guidata da altri dirigenti dell’ATA.
Il numero dei cantanti da tre passa a 10: agli “storici”:
si aggiungono:
Teddy Reno (all’anagrafe Ferruccio Ricordi)
Briciole di Storia
Accadeva nel 1953
La legge elettorale, definita anche "legge truffa", domina il panorama politico di questo anno provocando contestazioni accese, che portano alla caduta del Governo di De Gasperi il quale assumera' il ruolo di segretario della Democrazia Cristiana.
Le nuove elezioni vedranno Giuseppe Pella nel ruolo di Presidente del Consiglio.
E' l'anno della nascita dell'ENI e degli Istituti di credito creati con lo scopo di favorire il mezzogiorno ma anche quello degli scioperi generali e del malcontento della classe operaia che chiede aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.
La questione Trieste continua a dominare e termina l'anno con la decisione comune di Italia e Jugoslavia di ritirare le truppe dai confini.
Gli italiani seguono con "passione" il delitto di Wilma Montesi mentre la caduta della guglia della Mole Antonelliana provoca a Torino 6 vittime.
Ernest Hemingway vince il Premio Bancherella con "Il vecchio e il mare".
Regolamento
Gli ottanta giurati vennero estratti a sorte in sala, e vennero affiancati da oltre sedici giurie periferiche dislocate nelle sedi Rai, sempre diverse per ogni serata, composte da quindici membri ciascuna, estratti a sorte fra gli abbonati all’Ente radiotelevisivo (240). Nel corso delle tre serate, fra una canzone e l’altra, la regia non mandò in onda gli applausi del pubblico, per evitare di influenzare le giurie esterne. Alcuni interessati, però, informati della cosa, passarono parola e gli applausi cominciarono a farsi udire all’inizio dei refrain, instaurando in tal modo una nuova forma di plateale consenso. Dopo l’ultima canzone trasmessa, mentre due graziose hostess ritirarono le schede del pubblico in sala, gli altoparlanti annunciarono i risultati delle giurie esterne.
Vengono presentate 10 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata i giurati votano e decidono quali debbano essere le 5 canzoni che avranno accesso alla finale e quali verrano eliminate. Durante la terza sera ebbe luogo la finale.
Orchestra
Cinico Angelini con l'Orchestra della Canzone diresse Carla Boni, ritenuta più melodica (vero solo in parte).
Organizzazione
Direzione artistica
Vincitrice
Non finaliste
Acque amare - Cantano: Carla Boni & Katyna Ranieri (Nicola Salerno, Carlo Alberto Rossi)
Buona sera - Cantano: Carla Boni e Flo Sandon's (Maria Evangelisti Tumminelli, Cosimo Di Ceglie)
Canto della solitudine - Cantano: Nilla Pizzi e Teddy Reno (Enzo Bonagura, Gino Redi)
Domandatelo - Cantano: Katyna Ranieri e Achille Togliani (Vincenzo Baselice, Giuseppe Fiorelli)
Innamorami - Cantano: Gino Latilla e Teddy Reno (Mario Ruccione, Enzo Ceragioli, Umberto Bertini)
La mamma che piange di più - Cantano: Achille Togliani e Giorgio Consolini (Gigi Pisano, Furio Rendine)
La pianola stonata - Cantano: Achille Togliani e Katyna Ranieri (Marcello Gigante, Ettore De Mura)
L'altra - Cantano: Nilla Pizzi e Flo Sandon's (Vittorio Mascheroni, Biri)
Povero amico mio - Cantano: Gino Latilla e Giorgio Consolini (Marcella Rivi, Carlo Innocenzi)
Qualcuno cammina - Cantano: Carla Boni e Flo Sandon's (Nino Rastelli, Nino Casiroli)
Continua...