E la Favola continua...
Festival di Sanremo 1954
4^ Edizione
Festival di Sanremo 1954 |
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Edizione |
4^ |
Periodo |
28 - 30 gennaio |
Sede |
Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo |
Presentatore |
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Trasmesso da |
Radio (Secondo programma) |
Partecipanti |
11 cantanti - 20 canzoni |
Vincitori |
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C'era ancora una volta a Sanremo il Festival della canzone italiana,
Quarta Edizione dal 28 al 30 gennaio 1954.
Il Festival è ancora una volta presentato da Nunzio Filogamo il quale apre la manifestazione canora dicendo: «Chi non ha assistito almeno a una serata del Festival non può farsi un’idea dell’interesse, delle passioni, delle accese polemiche e della curiosità per la più importante gara nazionale della canzone. L’entusiasmo degli spettatori, la febbre dell’attesa, il tifo dei sostenitori di questo o quell’autore hanno riscontro soltanto nelle più emozionanti competizioni sportive. Come negli anni precedenti le canzoni prescelte sono venti, ma ne sono arrivate oltre quattrocento e la scelta è stata tutt’altro che facile. Gli alberghi della città sono gremiti, molte automobili si trasformano la sera in letti di fortuna».
La radio trasmise in diretta sul Secondo programma le tre serate, collegandosi alle 22:00 con il Casinò. Poi mandò in onda altri programmi, ricollegandosi verso mezzanotte per l’esecuzione dei brani prescelti per la finale. Delle venti canzoni approdate al Festival, dieci vennero giudicate la prima sera e dieci la seconda, per un totale di dieci brani (cinque e cinque) in finale. Doppia esecuzione anche stavolta, per due orchestre, una guidata da Cinico Angelini e l’altra da Alberto Semprini. Tradizionalisti contro modernisti: questa la sintesi della gara. Al primo gruppo appartenevano i cantanti che si esibirono con l'orchestra Angelini, mentre i "ritmici" preferirono essere diretti dalla bacchetta del secondo maestro. Fra le due fazioni non ci fu gara: l'Italia ha troppo bisogno di tranquillità e di affermazione di valori patriottici. Per i modernisti sono giorni magri, al punto che il Quartetto Cetra non rimetterà più piede a Sanremo.
Il biglietto per il Casinò costò 5 mila lire per le prime due serate, mentre per la finale 10 mila lire.
In Italia in quel 1954, come registrava il "Corriere della Sera": "Un pubblico elegantissimo e attento ha gremito la sala degli spettacoli del Casinò di Sanremo per la serata conclusiva del Festival della canzone italiana che ha visto in gara dieci canzonette prescelte nelle due precedenti eliminatorie. I risultati sono stati resi noti a milioni di ascoltatori in attesa davanti agli apparecchi radio e a mille privilegiati in sala". Era un po’ una contraddizione il vedere mischiate due classi sociali del Paese: i “ricchi” a cui il Casinò si era rivolto per rilanciarsi, e i “poveri”, conquistati da una manifestazione in teoria a loro preclusa sul "campo" ma che furono in realtà i migliori fruitori di quel genere di musica leggera, che seppe conquistare i cuori semplici e non solo.
L'talia a metà degli anni 50 viveva le mille contraddizioni di una nazione in fieri, condizionata dalla ingombrante presenza della Chiesa, che alla nascita della TV, già mandava le sue reiterate proteste per l’apparizione in video di ballerine succinte, la qual cosa pareva contravvenire al classico concetto della donna come figura “casta, modesta e pudìca”.
Così scriveva Filippo Ceccarelli: "Era la Chiesa che dall’esterno governava la DC, imponendole la sua agenda. Non trascurava nessun aspetto della vita pubblica, dagli asili nido alle classificazioni degli spettacoli (“Adulti con riserva”). L’Italia laica era troppo minoritaria, l’Italia comunista e socialista credeva ancora in Stalin. Le ideologie erano troppo forti: troppo".
Il 1954 era l’anno delle trasmissioni televisive della Rai e della maglia iridata conquistata dal grande Fausto Coppi; ma pure l’anno in cui il “campionissimo” conobbe l’onta di essere messo alla berlina per la sua relazione con la “Dama Bianca”, incarcerata per amore! E' l’Italia che, come un serpente, si morde la coda, procedendo a zig zig verso la modernità.
Il quarto Festival della canzone italiana si caratterizzò per il rifiuto di Nilla Pizzi a partecipare alla manifestazione canora. Si dice che si sarebbe offesa perchè era stata invitata Katyna Ranieri, considerata da tutti sua rivale. Cercarono in tutti modi di convincerla, con fare gentile ed anche con delle minacce, senza ruscire a farla distogliere dal suo intento. Ma ci fu anche un altro rifiuto importante, quello di Claudio Pica, in arte Claudio Villa. Tra gli autori, invece, partecipò Totò, con la canzone "Con te". Ricorda Flo Sandon's: "Conobbi Totò proprio in quei giorni del Festival. Era una persona molto compita, molto principe insomma. Fu contento di come cantammo la sua canzone, e dopo l'esibizione diceva che non era un gran che, ma che per il Festival poteva andare bene ".
Venti le canzoni in gara, undici i cantanti:
Le canzoni
Tutte le mamme la più classica canzone all'italiana degli anni cinquanta gli autori sono Falcocchio e Bertini. Tradizionali gli ingredienti: il testo, la melodia, il ritornello e soprattutto gli interpreti, Gino Latilla e Giorgio Consolini. Il primo canta con le lacrime agli occhi guardando sua madre seduta in prima fila.
Canzone da due soldi seconda classificata grazie a Katyna Ranieri e Achille Togliani. La Ranieri ha 24 anni, è di Follonica, e ottiene un grande successo, anche discografico. Vende in pochi mesi più di 120mila copie. Questo fox-trot con un pizzico di swing ma con una poetica popolare, immediatamente afferrabile, sarà l'unico grande successo di Katyna Ranieri.
E la barca tornò sola", commozione e successo anche per la terza classificata, interpretata da Gino Latilla e Franco Ricci, una tragedia marinara che introduce al problema delle "vedove bianche" e all'eterno "mare crudele". Il motivo è di Mario Ruccione, quasi un vate nel firmamento dei compositori. L'affermazione popolare arriva subito dopo, quando Renato Carosone ne fornisce una versione extra-Sanremo, dissacrante, molto divertente che ottiene più successo dell'originale. È la prima volta, ma in seguito capiterà spesso.
Di questa edizione, si ricorda anche l’innamorato di “Aveva un bavero” "color zafferano che andava a piedi da Lodi a Milano per incontrare la bella Gigogin".
Briciole di Storia
Accadeva nel 1954
E' un'Italia questa del 1954 dove il cinema vede il suo massimo exploit con cinecitta' che produce oltre 130 film. Le sale proiettano pellicole come "Senso" di Luchino Visconti, "La strada" di Fellini e "L'oro di Napoli " di De Sica.
Ma e' anche l'anno dell'avvento della televisione che diventa in pochi mesi la padrona assoluta della scena, segnando l'inizio della fine del ruolo da interprete principale svolto fino ad allora dal cinema.
L'anno inizia proprio con la nascita ufficiale della TV italiana che dopo la fase sperimen tale esce allo scoperto per diventare lo strumento di intrattenimento piu' amato dagli italiani. E' Mike Bongiorno con "Arrivi e Partenze" a dare il via all'inizio ufficiale delle trasmissioni della RAI.
Quasi 200.000 i televisori che gli italiani acquistano nel corso dell'anno ad un costo medio di 250.000 Lire (circa 125 euro).
Nascono la Casa Editrice Feltrinelli che con la pubblicazione del "Dottor Zivago" di Boris Pasternak si impone per il clamoroso successo sulla scena culturale italiana e mondiale e la Casa editrice Il Mulino a Bologna.
Vede la luce la radio a transistor, chiamata affettuosamente dagli italiani con l'appellativo di "radiolina" e Achille Compagnoni raggiunge la vetta del K2.
A livello politico, cade il Governo Pella a cui subentra quello Governato Scelba, con un intervallo di appena un mese di un esecutivo guidato da Amintore Fanfani che diventerà segretario della DC.
Si raggiunge, finalmente l'accordo per Trieste e le truppe alleate si iniziano il ritiro dalla citta'.
Giovanni Guareschi, creatore di "Don Camillo", viene condannato ad un anno di reclusione, che scontera' interamente in carcere, per il reato di diffamazione conseguente alla pubblicazione di due lettere di De Gasperi, il quale, pone fine alla sua vita terrena, nella natia Trento.
Regolamento
Vennero presentate 10 canzoni per sera, per i primi due giorni.
Al termine di ogni serata i giurati votarono e decisero quali dovevano essere le 5 canzoni che avrebbero dovuto accedere alla finale e quali eliminare.
Durante la terza sera ebbe luogo la finale. I giurati furono 320: 80 sorteggiati fra il pubblico presente in sala, 240 fra gli abbonati alla Radio.
I PREMI
All'editore della canzone prima classificata, andò il premio intitolato a Pier Bussetti. Per la seconda canzone classificata, una coppa d'argento. Per la terza canzone classificata una coppa più piccola sempre d'argento.
Per le dieci canzoni finaliste, agli Autori ed Editori, la Direzione della Casa da Gioco Matuziana, destinò una targa d'argento. Per tutti gli altri Editori e Autori, cantanti e professori d'orchestra che presero parte alla 4a edizione del Festival, in ricordo, fu consegnata loro una medaglia d'argento.
Organizzazione
Direzione artistica
Vincitrice
1^ Tutte le mamme - Cantano: Giorgio Consolini e Gino Latilla (Umberto Bertini, Eduardo Falcocchio) 92 voti
Finaliste
2^ Canzone da due soldi - Cantano: Katyna Ranieri e Achille Togliani (Pinchi, Carlo Donida) 88 voti
3^ ...e la barca tornò sola - Cantano: Gino Latilla e Franco Ricci (Mario Ruccione) 77 voti
4^ Notturno (Per chi non ha nessuno) - Cantano: Natalino Otto e Vittoria Mongardi (Francesco Saverio Mangieri) 60 voti
5^ Non è mai troppo tardi - Cantano: Flo Sandon's e Carla Boni (Dino Olivieri) 55 voti
6^ Aveva un bavero - Cantano: Quartetto Cetra e Vittoria Mongardi & Duo Fasano (Mario Panzeri-Virgilio Ripa) 40 voti
7^ Sotto l'ombrello - Cantano: Gino Latilla & Duo Fasano e Katyna Ranieri & Giorgio Consolini (Nino Casiroli) 25 voti
8. Mogliettina - Cantano: Achille Togliani e Natalino Otto (Saverio Seracini) 12 voti
9. Con te - Cantano: Achille Togliani e Flo Sandon's & Natalino Otto (Antonio De Curtis) 10 voti
10. Donnina sola - Cantano: Achille Togliani e Natalino Otto (Simoni, Mauro Casini) 9 voti
Non finaliste
Angeli senza cielo - Cantano: Vittoria Mongardi e Flo Sandon's (Eros Valladi)
Arriva il direttore - Cantano: Carla Boni & Gino Latilla e Duo Fasano & Quartetto Cetra (Fucilli (Giuseppe Fanciulli))
Berta filava - Cantano: Carla Boni & Duo Fasano e Giorgio Consolini (Wilhelm, Fiammenghi)
Canzoni alla sbarra - Cantano: Gino Latilla & Duo Fasano e Quartetto Cetra (Giovanni D'Anzi)
Cirillino-Ci - Cantano: Carla Boni & Duo Fasano e Quartetto Cetra (Nino Rastelli, Vittorio Mascheroni)
Gioia di vivere - Cantano: Achille Togliani e Gianni Ravera (Cesare Andrea Bixio)
Piripicchio e Piripicchia - Cantano: Duo Fasano & Gino Latilla e Quartetto Cetra (Tarcisio, Fusco)
Rose (oggi i tempi son cambiati) - Cantano: Katyna Ranieri e Vittoria Mongardi (Biri, Guido Viezzoli)
Un diario - Cantano: Carla Boni e Quartetto Cetra (Locatelli, Bergamini)
Una bambina sei tu - Cantano: Gino Latilla e Natalino Otto (Giorgio Fabor)
Continua...