E la Favola continua…

 

Festival di Sanremo 1963

13^ Edizione

 

 

Festival di Sanremo 1963

Edizione

13^

Periodo

7 - 9 febbraio

Sede

Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo

Presentatore

Mike Bongiorno e le vallette:

Edy Campagnoli

Maria Giovannini

Rossana Armani,

 Giuliana Copreni

Trasmesso da

TV
Radio

Partecipanti

22 cantanti - 20 canzoni

Vincitore

Tony Renis e Emilio Pericoli

 

 

C’era ancora una volta a Sanremo il Festival della canzone italiana,

tredicesima Edizione dal 7 febbraio al 9 febbraio 1963.

 

Sede della manifestazione il Salone delle feste del Casinò.

 

La Radio sul Secondo Programma, mandò in onda le registrazioni, solo i momenti relativi alle due prime serate della gara. La televisione, trasmise la registrazione della prima sera alle ore 22.25 nel programma un "Servizio di attualità da Sanremo". La seconda sera fu trasmessa alle ore 22.10. La finale, invece fu trasmessa in diretta alle 21.15 dalla radio sul secondo programma e dalla televisione sul Canale Nazionale.

 

Il costo del biglietto: 20 mila lire per le prime due serate, 30 mila per la terza.

 

Tutti i brani, furono vagliati dalla commissione speciale d'ascolto, l'organizzazione però non invitò gli autori. Le canzoni scelte, furono 339, e solo 20 andarono a formare il gruppo per il Festival.

 

La commissione fu presieduta da Vittorio De Sica e composta da nomi famosi del mondo dello spettacolo, da Giovanni Mosca, Cesare Zavattini, Enrico Viarisio, Remigio Paone, Franco Ferarra, Angelo Giacomazzi, Ferdinando Palermo, Carlo Toffoletti, Edgardo Trinelli, e  Padre Gino Stefani .

 

Gianni Ravera da cantante diventò il “Patron della manifestazione. Fu un grande ricercatore di nuovi talenti, ed un grande innamorato del Festival.

In quell’anno ridusse sensibilmente il numero dei cantanti portandoli a soli 21.

Inoltre chiamò le orchestre di Gigi Cichellero e Pino Calvi  (il quale sostituì all'ultimo momento Lelio Luttazzi, gravemente ferito in un incidente automobilistico) e soprattutto affidò la conduzione del Festival Mike Bongiorno destinato a diventare con gli anni un baluardo della rassegna. Bongiorno decise di avvalersi di un intero staff di vallette: Edy Campagnoli, Rossana Armani, Giuliana Copreni e Maria Giovannini. Gli fu affidato un mandato preciso, quello di esaltare il più possibile la manifestazione canora. Con la sua freddezza, con la quasi totale assenza di emozione, fra una gaffe e l'altra, il presentatore centrò in pieno l'obiettivo.

Per rendere più attraente la gara, Ravera decise di promuovere i vincitori del "Festival di Castrocaro". Da questa edizione i vincitori della rassegna di "voci  nuove" acquisirono il diritto di partecipare a Sanremo. A Castrocaro avrebbe dovuto vincere Iva Zanicchi ma all’ultimo momento fu colpita da un mal di gola, allora vinsero Eugenia Foligatti e Gianni Lacommare. La prima fu abbinata a Claudio Villa, l'altro a Milva.

 

La gara non appassionò più di tanto, forse perché erano assenti canzoni di forte presa verso il pubblico. A tenere viva la gara ci pensò Claudio Villa, con le sue polemiche e le sue dichiarazioni, a volte molto pesanti. Villa si classificò secondo con "Amor mon amour my love" e si auto-proclamò vincitore morale.

 

I giornali predissero e scrissero di un "duello" canoro, tra il "reuccio" Claudio Villa, e Milva la "pantera rossa". Affermarono che la vittoria sarebbe andata ad uno di loro. Nella realtà, invece, Tony Renis, vincitore morale l'anno precedente, trionfò a Sanremo con "Uno per tutte", scritta insieme ad Alberto Testa e Mogol.  Nonostante la canzone fosse poco più che scadente, Renis venne apprezzato per quell'aria da bravo ragazzo che affascinava tutti. Emilio Pericoli fu la seconda voce nel ruolo del cantante seducente, adatto ad un pubblico femminile di una certa età.

 

I critici musicali parlarono di “stanchezza da esaurimento...” per il Festival. La musica espressa dalle canzoni in gara fu di basso livello.  Si disse che nel 1963 lo spettacolo nel suo complesso fu assai mediocre.

 

Mina soprannominata la "tigre di Cremona” non partecipò alla kermesse del 1963. Le ragioni per questa sua decisione furono diverse, ma la più grave fu perché i ben pensanti di quell’epoca mal considerarono  la sua relazione con Corrado Pani già sposato. E cosa ancor più grave fu il fatto che di li a poco avrebbe avuto un figlio da lui. Inoltre, era disperata, perché non era riuscita a vincere nelle edizioni precedenti in cui aveva partecipato. Dissero che con le lacrime agli occhi si fosse domandata dove avesse sbagliato. La risposta si potrebbe trovare per il suo modo di essere trasgressiva. Infatti, veniva ritratta mentre  si metteva le dita in bocca o di come storceva i piedi, ecc.. Si faceva cogliere in pose, poco ortodosse, "sconvenienti". Il suo modo di vestire era considerato indecente. Si diceva che le cantanti per piacere dovevano usare anche il corpo oltre che la voce. Tutto ciò anche se la rese popolare non piacque ai molteplici bacchettoni  che si arrogavano il diritto di salvaguardare la morale comune.

La sua maniera di cantare nel giro di poco tempo sovertì il modo d'interpretare le canzoni. Anche se non partecipò alla 13^ edizione della manifestazione canora, la gente continuò ad amarla per come si comportava durante l’interpretazione delle sue canzoni. Tutto ciò contribuì a portare una ventata di novità nel Festival, infatti, alcuni cantanti si ispirarono nei modi a Mina durante l’interpretazione dei loro brani.               

Furono anche gli anni in cui poteva accadere che canzoni non finaliste vendevano ugualmente molti dischi e spesso  più dei vincitori stessi.

Non si verificò nessun boom artistico o discografico.

 

I Cantanti in gara

 

Mario Abbate

Sergio Bruni

Aura D'Angelo

Wilma De Angelis

Pino Donaggio

Jonny Dorelli

Aurelio Fierro

Eugenia Foligatti 

Gianni Lacommare 

Cocky Mazzetti

Milva

 Emilio Pericoli 

Quartetto Radar

Tony Renis

Flo' Sandon's

Ennio Sangiusto 

Joe Sentieri

Luciano Tajoli

Arturo Testa

Tonina Torrielli

Claudio Villa

CURIOSITA'

 

Durante  il Festival girarono voci di plagio nei riguardi della canzone di Renis. Il maestro Pasquale Frustaci disse che "Uno per tutte" era del tutto simile alla sua:"Noi siamo quelli dello sci-sci", scritta con Pietro Garinei e Sandro Giovannini. In realtà le melodie sembrano  analoghe. Anche Adriano Celentano affermò  che era somigliante a "Ritorna lo shimmy", una sua canzone degli esordi.  In questo caso Adriano non sembrò avere ragione. Inoltre si insinuò che  il cantautore avesse riprodotto il suo brano da un motivo americano, ecc.. Tony Renis stanco di tutto ciò decise di rispondere in modo originale a tutte le allusioni fatte sulla sua canzone : pubblicò un LP  con dodici canzoni di periodi diversi dove dimostrò che ognuna di queste era affine l’una alle altre e tutte quante alla sua. Comunque non fu intentata alcuna azione legale contro di lui. Tutte queste maldicenze non fecero altro che accrescere il successo della canzone, che ben presto raggiunse il primo posto in hit parade.

La Giuria presente nel Salone delle Feste del Casinò, preferì la canzone "Giovane Giovane". Il disco finì al n. 1 nella Hit parade (tre settimane) e fu comunque la canzone più cantata dell'edizione. Merito di Pino Donaggio, al suo secondo Sanremo, che pur con l'aria da conservatorio che si portava dietro, riuscì a scrivere questo  indovin at o t w ist.

Brava fu anche Cocky Mazzetti, una cantante di ottima impostazione che forse avrebbe meritato di più nella sua carriera. Il successo di "Giovane giovane" mitigò in parte il dispiacere avuto in seguito a "La partita di pallone", una canzone scritta per lei, già incisa ma poi portata al successo da Rita Pavone

Si racconta che ci fu anche un mistero durante gli scrutini, 12 dei 112 voti della giuria furono smarriti, e considerati persi.

Luciano Tajoli la seconda serata non si esibì, e la sua canzone fu fatta ascoltare tramite un disco.

 

Si racconta che ci fu anche un mistero durante gli scrutini, 12 dei 112 voti della giuria furono smarriti, e considerati persi.

 

Briciole di Storia

 

Accadeva nel 1963



Nevicò a Palermo.

 

Il Milan Vinse la Coppa dei Campioni, prima squadra italiana a raggiungere l'ambito traguardo.

 

Le donne del mondo videro in Valentina Tereshkova, prima donna ad andare nello spazio, la loro "eroina"

 

Morì Papa Giovanni XXIII e venne eletto Paolo VI.

 

Martin Luter King pronunciò alla folla riunita davanti al Lincoln Memorial di Washington, il celebre discorso passato alla storia con “I have a dream”.

 

Longarone venne distrutta da una frana che provocò un disastro in cui perdettero la vita oltre 2000 persone e che passera' alla storia come il "Disastro del Vajont".

 

Nacque la “beat generation” grazie ai Beatles che irrompono nella scena musicale internazionale

 

In Italia Umberto Eco fondò assieme ad altri intellettuali il Gruppo 63

 

Mina e' alla ribalta con le sue canzoni e le sue storie personali che la costringono a subire la censura della Rai a causa della nascita, fuori dal matrimonio, di suo figlio Massimiliano.

L'anno termina con una tragedia che colpisce l’America e il mondo intero, la morte del Presidente Kennedy, ucciso a Dallas in un attentato.

 

Il regolamento

 

Venne abbandonato il meccanismo del “Voto-Festival” e si tornò alla tradizione.

La giuria interna venne formata da 112 spettatori, estratti tra coloro che erano in possesso del biglietto d’ingresso del Casinò (sorteggiati quattro per ogni fila delle ventotto in platea). A questa si aggiunse la giuria esterna, composta da 20 giurie per ogni regione d’Italia (15 persone ciascuna), per un totale di 412 giurati, e cambiarono ogni sera, e poterono esprimere un solo voto a testa. Le prime due sere vennero presentate tutte le canzoni, suddivise in gruppi di dieci. Alla finale ne potevano accedere dieci (cinque e cinque).

 

Orchestre

 

Pino Calvi

Gigi Cichellero

 

Organizzazione

 

ATA (Agenzia turistica alberghiera), concessionaria del Casinò Municipale

 

Direttore artistico

 

Gianni Ravera

 

 

Classifica, canzoni e cantanti

 

Vincitrice

 

1^ Uno per tutte – Cantano: Tony Renis e Emilio Pericoli (MogolAlberto Testa, Tony Renis) 90 voti

 

Finaliste

 

2^  Amor mon amour my love – Cantano: Claudio Villa e Eugenia Foligatti (Walter MalgoniPinchi e Bruno Pallesi)  77 voti

 

3^  Giovane giovane – Cantano: Pino Donaggio e Cocky Mazzetti (Pino Donaggio, Alberto Testa)  71 voti

 

4^  Non costa niente – Cantano: Wilma De Angelis e Johnny Dorelli (Giorgio Calabrese e Diego CalcagnoEros Sciorilli) 48 voti

 

5^   RicordaCantano: Milva e Luciano Tajoli (Carlo Donida, Mogol) 45 voti

 

6^   Perdonarsi in due – Cantano: Tonina Torrielli e Eugenia Foligatti (Giovanni D'Anzi, Pinchi) 19 voti

 

7^    Occhi neri e cielo blu – Cantano: Aurelio Fierro e Claudio Villa (Mario Panzeri, Daniele Pace) 16 voti

 

8^    Sull'acquaCantanoEmilio Pericoli e Sergio Bruni (Mario Pagano, Franco Maresca) 14 voti

 

9^    Tu venisti dal mare Cantano: Aura D'Angelo e Arturo Testa (Furio Rendine, Pugliese) 12 voti

 

10^  Non sapevo Cantano: Milva e Gianni Lacommare (Pino Calvi, Bruno Pallesi) 10 voti

 

Non finaliste

 

Com'è piccolo il cielo Cantano: Gianni Lacommare e Tonina Torrielli (Signori, Garavaglia) 

 

Fermate il mondo Cantano: Joe Sentieri e Johnny Dorelli (Bruno Canfora, Dino Verde

 

La ballata del pedoneCantano:  Ennio Sangiusto e Quartetto Radar (Pierantoni) 

 

Le voci Cantano: Ennio Sangiusto e Luciano Tajoli (Gianni Fallabrino, Medici) 

 

Oggi non ho tempo Cantano: Mario Abbate e Quartetto Radar (Corrado Lojacono, Nicola Salerno

 

Perché perché Cantano: Tony Renis - Cocky Mazzetti (Gigi Cichellero

 

Quando ci si vuol bene... (come noi) Cantano: Arturo Testa e Joe Sentieri  (Elio Isola e Bruno ZambriniGiorgio Calabrese

 

Se passerai di qui Cantano: Wilma De Angelis e Flo Sandon's (Gian Carlo Testoni, Angelo Camis

 

Un cappotto rivoltato – Cantano: Aurelio Fierro e Sergio Bruni (Oronzo Leuzzi, Francesco Specchia

 

Vorrei fermare il tempo – Cantano: Mario Abbate - Flo Sandon's (Gino Redi, Franchini